testata ADUC
Italia. Mozione della maggioranza per ridefinire la riduzione del danno
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
30 gennaio 2002 20:08
 

Per approfondimenti:

Il testo della mozione Volonte'


E dopo tante polemiche, iniziate da San Patrignano con le prime uscite governative sulla politica di riduzione del danno, fino a quelle sulla Casa Lavoro di Castelfranco Emilia e la gestione da affidare a San Patrignano, siamo "finalmente" arrivati ad un atto legislativo.
I timori che erano in circolazione da parte degli operatori del settore della tossicodipendenza, sull'approvazione della mozione Volonte' ed altri, nel merito della politica di riduzione del danno, sono diventati realta', grazie alla votazione di stamani da parte della Camera dei Deputati, atto conclusivo di una discussione che si e' trascinata nei ritagli di tempo dell'aula tra lunedi' e martedi'.
"Ridefinire la strategia della riduzione del danno, verificandone i risultati non solo in termini qualitativi ma anche quantitativi", si legge nella mozione che impegna il Governo a "sperimentare forme innovative di detenzione per i tossicodipendenti anche tramite la collaborazione tra strutture carcerarie e comunita' terapeutiche". Il Governo dovra' avviare anche una verifica dell'attivita' dei Sert attraverso "uno studio serio sull'impiego di metadone e degli altri farmaci sostitutivi, vigilando che il loro uso rientri nei termini prescritti dalla legge", nonche' "realizzare nuove strutture residenziali e valorizzare quelle esistenti".
Altre due erano le mozioni in votazione presentate dall'opposizione, che tuttavia non hanno avuto i numeri per passare. E proprio dall'opposizione arrivano le critiche all'atto parlamentare. In una dichiarazione congiunta gli onorevoli Giuseppe Fioroni, Augusto Battaglia, Maura Cossutta e Luana Zanella scrivono "peccato che, ancora una volta, gli interessi di parte, la sicurezza e l'impunita' di pochi abbiano prevalso sul bene comune e sugli interessi generali". Contro la "militarizzazione" di San Patrignano e lo smantellamento dei Sert interviene il presidente dei Verdi, on. Alfonso Pecoraro Scanio, secondo cui servirebbe "una legalizzazione delle droghe leggere, visto che in tanti, da Bill Clinton al figlio di Carlo d'Inghilterra, a diversi parlamentari, hanno ammesso di averne fatto uso. Sarebbe quindi ora di finirla con questa ipocrisia. Cosi' si toglierebbe un mercato importante dalle mani della mafia e della criminalita' organizzata". L'on. Gloria Buffo, dei Democratici di Sinistra, definisce la mozione del Governo come "un grave passo indietro che colpisce i Sert e la liberta' di terapia". Per il Forum Droghe e' intervenuta Cecilia D'Elia che ha prima etichettato come "cinica e bara" la maggioranza di governo, per poi entrare nel merito della mozione che "contiene un giudizio liquidatorio delle esperienze innovative di riduzione del danno portate avanti con successo anche in diversi Paesi europei. Si attaccano i servizi pubblici e si cancella il metadone, intervenendo cosi' addirittura sulla possibilita' dei medici di scegliere i farmaci da somministrare ai tossicodipendenti".
Dal fronte opposto, pareri opposti. Cosi' gioisce il capogruppo alla Camera di Alleanza Nazionale, on. Ignazio La Russa, che vede nel voto odierno una vittoria della destra e delle sue politiche di contrasto alla droga. "L'utilizzo di farmaci sostitutivi, il metadone, e in generale gli interventi per la riduzione del danno non hanno dato risultati concreti nel recupero effettivo delle persone tossicodipendenti ad una vita normale", prosegue poi La Russa che puntualizza "e' tempo quindi di cambiare registro". Il capogruppo del Ccd-Cdu, l'on. Luca Volonte', a cui si deve il nome della mozione, evidentemente euforico del successo ha respinto le critiche, respingendo anche le proposte: "le esperienze di liberalizzazione sono tutte fallite, a cominciare proprio dal Spitz Platz (di Zurigo) che ha ospitato sino a settemila buchi al giorno", "dare droga a chi e' tossicodipendente e' una cosa che si puo' comprendere ma non accettare, perche' noi apparteniamo alla cultura del recupero". Per Volonte' la liberalizzazione "ha senso solo se attuata simultaneamente in tutto il mondo, altrimenti e' una bugia planetaria", idem per la legalizzazione.

 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS