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Italia. Modena. An chiede dimissioni assessore
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Notizia 
20 aprile 2007 17:06
 
Non si placa la polemica sull'opuscolo riguardante le droghe realizzato da Provincia e Comune di Modena.
Dopo aver fatto scoppiare il caso, Enrico Aimi, consigliere regionale e presidente provinciale per Alleanza Nazionale, ora affonda il colpo, chiedendo espressamente le dimissioni dell'assessore comunale alle Politiche giovanili Elisa Romagnoli.
Per la precisione, a revocare ogni delega a Romagnoli dovrebbe essere lo stesso sindaco Giorgio Pighi, ora impegnato al congresso nazionale dei Ds.
"La Provincia ha fatto giustamente retromarcia. L'assessore alle Politiche Giovanili Elisa Romagnoli no.
Intervenga a questo punto il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, che e' il sindaco di tutti: lasci il Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra a Firenze dove si trova e ritorni in Municipio per revocare alla Romagnoli tutte le deleghe affidatele, cio' in ossequio alla teoria della 'riduzione del danno' politico". Il finiano sottolinea come numerosi sono i genitori che si sono scandalizzati "e ci chiedono di farci interpreti di questa legittima protesta che nasce da un profondo disagio. L'assessore alle Politiche Giovanili che accusa il sottoscritto di essere in malafede o di non aver letto, non si scomponga: ho letto, capito, meditato e agito, nell'interesse soprattutto delle famiglie e delle giovani generazioni che proprio il suo assessorato dovrebbe contribuire a proteggere e formare". Non usa mezzi termini Aimi, che concludendo si rivolge direttamente all'assessore Romagnoli: "La cosa piu' grave non e' la mia indignazione ma la sua cocciuta difesa dell'indifendibile, condita da insulti al sottoscritto che non si addicono ad una signora".

La Regione assolve il "manuale dello sballo". Che e' rivolto ai consumatori, e non incentiva affatto all'uso della droga, ma fa piuttosto informazione senza ipocrisie. Sulla polemica innescatasi a Modena per l'opuscolo curato dagli enti locali, interviene oggi viale Aldo Moro con una nota dell'assessorato alla Sanita'. "Tutte le politiche della Regione Emilia-Romagna sono tese a contrastare l'uso di sostanze legali e illegali che provocano dipendenza. In ogni territorio sono promossi interventi dalle Aziende Usl assieme ai Comuni, alle scuole, al volontariato, per promuovere stili di vita rispettosi della salute e coscienza critica rispetto alle droghe". Questi interventi, prosegue il comunicato, "si inseriscono in una rete di servizi sanitari e socio-sanitari diversificata, nella convinzione che sia necessario intervenire contemporaneamente, e con coerenza, su prevenzione, cura, riabilitazione. Parallelamente, una istituzione pubblica deputata alla prevenzione e alla cura della salute di tutte le persone non puo' non farsi carico dei bisogni delle persone che consumano sostanze". Ed e' per questo, precisa la Regione, che intervengono le politiche di "riduzione del danno".
Il fenomeno del consumo e abuso di sostanze stupefacenti "e' infatti estremamente complesso nelle sue manifestazioni e coinvolge un numero significativo di giovani e di adulti, i quali, anche se nella maggior parte non sviluppano dipendenze patologiche, mettono comunque in atto comportamenti a rischio per la salute e, a volte, per la loro stessa vita".
Proprio in tema di "riduzione del danno", aggiunge la Regione, "i messaggi informativi costituiscono un elemento di grande rilevanza e, per essere efficaci, devono informare in maniera chiara, scientificamente corretta e senza ipocrisie sugli effetti e sui rischi correlati all'uso".
E' questo "il caso dell'opuscolo prodotto dal Comune di Modena, il cui messaggio centrale e' e resta quello della pericolosita' dell'uso delle sostanze". Questo tipo di informazioni "non costituisce certo un incentivo all'uso di sostanze ma, al contrario, mettendo a disposizione dati reali, e' sentito come credibile da chi lo riceve". La distribuzione di questo opuscolo, "come di altri disponibili in molte citta' dell'Emilia-Romagna nell'ambito dei progetti di riduzione del danno, alla cui realizzazione collabora la Regione Emilia-Romagna anche attraverso tavoli di confronto e di valutazione e attivita' di formazione degli operatori, e' mirata, appunto, ai consumatori".

A dimettersi proprio non ci pensa. E non arretra di un passo nella difesa del "manuale dello sballo", come soprannominato dai suoi detrattori. Decide di rispondere Elisa Romagnoli, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Modena. E lo fa definendo strumentale la richiesta pervenuta dal consigliere regionale e sottolineando le evidenti differenze di posizioni tra maggioranza e minoranza sulla questione droga. "Sicuramente si tratta di posizioni nettamente divergenti, ma questa non e' una novita'. Loro non perseguono una politica della riduzione del danno, a differenza di noi. E questo lo si puo' vedere anche nelle scelte a livello nazionale: il centrosinistra sta cercando di metter mano alla legge Fini-Giovanardi fatta durante il precedente governo di centrodestra".
L'assessore Romagnoli, sotto accusa per la difesa dell'opuscolo, non ricopriva il ruolo quando il manuale, tre anni fa, e' stato realizzato, ma non si tira indietro alle critiche: "Io sposo in pieno la produzione della guida che e' stata anche revisionata nel 2006, durante il mio mandato.
I contenuti che vi si trovano sono gli stessi o addirittura piu' moderati di quelli contenuti in altro materiale informativo, come ad esempio quello utilizzato dalla Regione Lombardia".
L'assessore ricorda, infatti, che tali opuscoli sono strumento di supporto per operatori, Sert, Asl, e per tutti coloro che operano nella prevenzione e nell'assistenza alla tossicodipendenza: "Vengono utilizzati in campagne di prevenzione nelle scuole, nelle discoteche e in luoghi di aggregazione giovanile, in presenza di un operatore- aggiunge-. E questo avviene gia' da anni: la polemica scoppiata e' quindi in ritardo sui tempi. Cio' dimostra ancor piu' che e' strumentale".
Sulla richiesta del consigliere finiano al sindaco di rientrare dal congresso nazionale Ds per ritirare le deleghe all'assessore, Romagnoli risponde ironicamente facendo riferimento all'imminente scissione interna ai Ds: "In effetti anche io l'ho detto al sindaco che e' ancora in tempo ad andarsene da Firenze per raggiungere Mussi".
 
 
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