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Italia. Inaugurazione anno giudiziario 2002 e la droga
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Notizia 
11 gennaio 2002 20:31
 
Carceri italiane sempre piu' affollate, intasate per un quarto dei detenuti da tossicodipendenti tanto da rendere difficile "ogni efficace azione di cura e recupero, che per la societa' sarebbe piu' utile di una rigorosa esecuzione della sanzione penale".
Lo segnala Francesco Favara -procuratore generale della corte di Cassazione- in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2002. I reati in materia di stupefacenti sono "in netto calo, ma ancora di dimensioni allarmanti - puntualizza il procuratore generale- si registra un progressivo coinvolgimento di stranieri nella gestione del mercato in Italia" anche per quello che riguarda la gestione dello spaccio, dove "elementi locali sono stati progressivamente affiancati ed in alcuni casi, poi, addirittura sostituiti da immigrati extracomunitari". Le potenzialita' e l'espansione dei gruppi stranieri -come osservato da Favara- sono in "crescita costante" coinvolgendo un numero di forze sempre maggiori nel traffico di stupefacenti (albanesi e nigeriani) o nel riciclo dei proventi "sporchi" (ex sovietici). Le organizzazioni "nostrane" parrebbero, come nel caso della pugliese Sacra Corona Unita spingersi massicciamente verso il contrabbando di droga, abbandonando quello, paradossalmente piu' rischioso, delle sigarette.
Comunque, nel trend generale di crescita dei reati, e nella diminuzione di furti (-0,92%) e di sequestri di persona (-23,11%), spicca il calo del 22,73% dei reati legati gli stupefacenti, che in numeri assoluti resta comunque un fenomeno da 27 mila reati compiuti.
 
 
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