"Eliminare la frammentazione legislativa che nel corso degli anni passati ha attribuito competenze in materia di lotta alla droga ad almeno sei ministeri, creando confusione di tipo legislativo, accavallamento di responsabilita', una politica di contrasto alle droghe sostanzialmente fallimentare". Con queste premesse il vicepresidente del Consiglio dei ministri, on. Gianfranco Fini, intervenuto questa mattina al convegno di San Patrignano, ha preannunciato le prossime iniziative del Governo in materia di politiche di contrasto nei confronti delle droghe con l'istituzione di un Dipartimento unico di coordinamento, che sara' affidato all'ex prefetto Pietro Soggiu, gia' a capo dei servizi antidroga, che si chiamera' Dna (Dipartimento Nazionale Antidroga).
Il vicepresidente del Consiglio ha ribadito la contrarieta' a qualsiasi politica che si limiti alla cosiddetta riduzione del danno, riconoscendo d'altro canto l'importanza delle comunita' di recupero, il cui ruolo andra' potenziato sottraendole al carico burocratico eccessivo. Critiche invece per i Sert il cui ruolo andra' rivisto secondo l'on. Fini: "la prima cosa che occorrera' verificare e' il risultato che il servizio pubblico ha determinato, e che a mio modo di vedere e' negativo, perche' in molti casi ha cronicizzato delle situazioni".
Tre le strade da battere con priorita': prevenire, rafforzando il ruolo di famiglia e scuola; reprimere lo spaccio, valutando anche l'opportunita' di fare delle modifiche legislative; recuperare, coordinando strutture pubbliche e private. Al momento Fini ha negato l'ipotesi di reintrodurre il reato del consumo personale di droga ("non corriamo"), mentre ha sottolineato l'esigenza di applicare misure alternative ai tossicodipendenti detenuti in carcere.
Concludendo il suo intervento al convegno, il vicepresidente del Consiglio, ha sottolineato come "la lotta alla droga si puo' vincere" e se questo avverra' "non avra' vinto il nostro Governo, ma la societa'".
Ai giornalisti che poi gli hanno chiesto se nel Governo c'e' unicita' di vedute, riferendosi a posizioni antiproibizioniste all'interno della Casa della Liberta', l'on. Fini ha serenamente risposto di sì, aprendo al tempo stesso anche all'opposizione per possibili convergenze parlamentari quando sara' presentato il provvedimento governativo per l'istituzione del Dipartimento Nazionale Antidroga.