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Italia. Il Governo al lavoro sulle nuove norme per le misure alternative al carcere. Ancora polemiche
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28 dicembre 2001 19:27
 
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, on. Carlo Giovanardi, ipotizza tempi stretti per le nuove norme per le misure alternative al carcere per i tossicodipendenti: "alla ripresa dei lavori dopo la pausa natalizia, partira' il lavoro dei ministeri competenti per realizzare tecnicamente il progetto". Oltre alla legislazione attuale, due le novita': la possibilita' di accedere alle misure alternative per chi ha commesso reati non gravi sotto l'effetto di stupefacenti e strutture che prevedano una collaborazione tra pubblico e privato.
In merito alle polemiche sulla proposta del ministero della Giustizia e dell'accordo con la Comunita' di San Patrignano, l'on. Giovanardi ha precisato: "va bene Muccioli, va bene don Gelmini, va bene don Picchi, vanno bene i Sert. Questa e' solo una sperimentazione. D'altra parte il problema della tossicodipendenza e' cosi' grande che non si puo' risolvere con una sola struttura".
A stretto giro di posta arrivano subito dei commenti sempre in merito all'accordo con San Patrignano. Il Cora (Coordinamento radicale antiproibizionista) con Giulio Manfredi precisa che "la legge impone che siano le Asl a curare i tossicodipendenti: anche il ministro della Giustizia e' tenuto a rispettare la legge". Il capogruppo del Pdci alla Camera dei Deputati, on. Marco Rizzo, sottolinea come "il problema della droga non si puo' ridurre nel business dell'assistenza. Non si puo' lucrare sulla pelle dei tossicodipendenti creando delle specie di comunita' di Stato senza una seria politica di recupero". Conclude l'on. Rizzo che "serve la depenalizzazione delle droghe leggere e la lotta senza tregua ai narco-trafficanti".
 
 
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