Il quotidiano "La Stampa" pubblica oggi un articolo su un'intervista rilasciata da Pierluigi Diaco, dj e opinionista di Radiodue e del quotidiano "Il Foglio", al mensile "Yet", il cui numero di aprile uscira' con uno speciale sul rapporto tra giovani e droga, con lo stesso Diaco in copertina: occhio stralunato e canna in bocca.
L'intervista un po' surreale vede il dj raccontare che "in certe situazioni, con determinati stati d'animo, faccio uso di sostanze stupefacenti... non per stare meglio, ne' per stare peggio.. ma per stare.. per raggiungere altre dimensioni... Come quando bevo un buon vino o mi pace mangiare bene, a volte mi piace rischiare, osare con il sapore di qualcosa che di solito non sento. Come il sapore del fumo o dell'erba, a condizione che ne fai un uso per un tempo limitato".
"A trattare il tema dell'uso delle droghe, e a difendere certe pratiche, e' sempre stata la sinistra. Cosi' la questione e' diventata politica. La vera rivoluzione e' accompagnare gli elettori di centro-destra verso l'ammissione che anche per loro certi vizi sono un piacere. Scrollare quindi il "problema" dalla sua tradizionale connotazione politica e affrontarlo per quello che e'".
"Sei a favore della legalizzazione?" gli chiede infine Mario Occhipinti, e Diaco, risponde: "non proprio, non subito. Prima ci vuole la depenalizzazione, perche' legalizzare le sostanze stupefacenti non deve essere un tentativo di sconfiggere chi le distribuisce, ma una scelta di civilta' e di buon senso".
Forse, il nostro dj si deve essere perso qualche passaggio: in Italia il consumo delle droghe non e' piu' reato penale. La sua auspicata depenalizzazione e' gia' avvenuta grazie ad un referendum nel lontano 1993 dal titolo "Referendum abrogativo delle sanzioni penali per i consumatori e delle norme che limitano la libertà del medico", promosso dai Radicali e votato molto probabilmente anche da qualche elettore dell'attuale centrodestra. Questi erano stati i risultati a fronte di un 77% di votanti il Si' aveva raccolto il 55,3% contro il 44,7% dei No.