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Italia. Dalla Lombardia lettera aperta a Francesco Storace
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Notizia 
10 maggio 2002 20:36
 
"Caro Presidente,
ci sembra utile e necessario rivolgerci a te perche' la tua dichiarazione sul tema della marijuana terapeutica in realta' puo' configurare un terreno di dialogo costruttivo, che speriamo possa essere anche di convergenza.
Tu affermi che non intendi "spalancare la strada ad ogni tentativo di liberalizzazione sostanziale degli stupefacenti".
Il nostro intento, come mostra la lettera e lo spirito della mozione che abbiamo insieme concepito e sottoscritto anche con esponenti di alti gruppi, -pur essendoci tra noi differenti posizioni per quel che riguarda la politica sulle droghe- e' proprio quello di separare rigorosamente due questioni, che sono e debbono rimanere del tutto diverse: quella del confronto tra proibizionismo/antiproibizionismo sulle droghe e quella sulla regolamentazione dell'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati.
Qui si tratta di garantire al medico il diritto di prescrivere in scienza e coscienza la terapia che ritenga migliore. In questo modo potremmo ridare a migliaia di cittadini una speranza di qualita' di vita. Si tratta solo di liberare la scienza e i medici dal divieto politico di usare una determinata sostanza o il suo principio attivo, ove lo ritengano necessario in una terapia, a prescindere dal fatto che in altri contesti questa sostanza possa essere pericolosa.
Nel nostro Paese si possono usare gli oppiacei, come la morfina, a uso terapeutico. Non siamo per questo un paese antiproibizionista. Semmai e' vero il contrario. La medicalizzazione di una sostanza, con relativa esplicazione dei suoi usi farmacologici e dei suoi effetti collaterali, potrebbe determinare un effetto inverso a quello paventato e contribuire a dare una nuova immagine alla cannabis: non piu' sostanza voluttuaria, ma farmaco da usarsi secondo prescrizione medica.
Questa sostanza e' stata oggetto di oltre seimila lavori scientifici a livello internazionale e autorevoli organizzazioni scientifiche ne hanno chiesto l'uso medico. Tale richiesta e' stata accolta per ora da alcuni Paesi degli Stati Uniti e da Canada, Israele, Germania, Australia. Nella sola Gran Bretagna e' in corso una sperimentazione diffusa che interessa oltre duemila pazienti. Si proceda in questo senso anche nel nostro Paese, al di la' di ogni ideologia.
Il ministro Sirchia ha dichiarato di essere assolutamente contrario a ogni forma di "liberalizzazione della marijuana"; ma ha anche detto che se la sperimentazione provera' l'efficacia e la necessita' di un uso terapeutico della canapa indiana e dei suoi derivati non avra' nulla in contrario nel consentirla. Regolamentazione significa anche questo, senza regolamentazione persino la sperimentazione sarebbe illegale.
A te chiediamo, con rispetto e amicizia, di prendere tu l'iniziativa e fare esprimere la regione Lazio in questo senso. In questo spirito alleghiamo il testo della mozione approvato in Lombardia.
Con fiducia,
Yasha Reibman - consigliere regionale in Lombardia, gruppo Radicali - Lista Bonino
Carlo Saffioti - consigliere regionale in Lombardia, gruppo Forza Italia
Domenico Zambetti - consigliere regionale in Lombardia, gruppo C.D.U."
 
 
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