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Italia. Il Cora sulle politiche del Governo: "la pena e' una medicina?!"
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Notizia 
16 marzo 2002 19:39
 
Per Giulio Manfredi, del Coordinamento Radicale Antiproibizonista "Gianfranco Fini continua con grande coerenza l'opera di imitazione di Bettino Craxi, con dieci anni di ritardo; nelle stesse ore in cui la Commissione governativa britannica sull'abuso di droga (la stessa che nel 1986 aveva previsto il dilagare dell'AIDS mentre in Italia i nostri politici non sapevano neppure che esisteva il virus HIV...) affermava che lo spinello da' meno assuefazione delle sigarette e dell'alcool, Fini dichiarava che non bisognava fare alcuna distinzione fra le varie droghe; se Fini fosse veramente coerente nel suo proibizionismo dovrebbe includere fra le droghe da proibire anche l'alcool, che provoca ogni anno in Italia migliaia di morti...
Il sottosegretario Mantovano, fedele alla linea del suo leader, rilancia anche sulle droghe sintetiche e dichiara (intervista di oggi al quotidiano "Libero") che "sarebbe meglio snellire la procedura e stabilire la sanzione in base ai sintomi"; i medici affiancheranno, dunque, i giudici per decidere la sanzione più confacente al caso?!
Mantovano afferma pure che "occorrono margini più elastici per personalizzare di più i percorsi"; sante parole ma la coppia Fini-Mantovano vuole reintrodurre la dose minima giornaliera uguale per tutti i 200.000 tossicodipendenti da eroina e i 2 milioni di consumatori di cannabis, ognuno dei quali ha differenti modalità di consumo."
 
 
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