Il dirigente del Sert dell'Ausl 7 di Ragusa Raffaele Intorrella e' stato condannato ad un anno di reclusione e ad una pena pecuniaria, per il reato di coltivazione di canapa. Il pubblico ministero Nicoletta Mari non ha acconsentito alla richiesta di assoluzione, avanzata dagli avvocati difensori Michele Sbezzi e Salvatore Citrella, che hanno sostenuto che la coltivazione della canapa e' stata avviata dal loro assistito per motivi terapeutici, dal momento che l' imputato e' affetto da citofitosi. Nella stessa udienza, celebrata stamane al Tribunale di Ragusa con rito abbreviato, e' stata assolta la moglie di Intorrella, pedagogista, Laura Motta, anch'essa accusata di detenzione in concorso di marjuana.
Entrambi erano stati arrestati il 28 maggio scorso.