testata ADUC
Italia. La Cgil e la tossicodipendenza
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
21 novembre 2001 21:55
 
La Cgil ha organizzato per oggi un convegno sulle droghe dal lunghissimo titolo: "Droghe: Europa o ideologia? Diritti dei tossicodipendenti, difesa dei servizi pubblici e integrazione col privato sociale in una fase nuova".
Operatori pubblici e privati, sacerdoti ed esperti si sono ritrovati per difendere "il grande patrimonio rappresentato in Italia dalla rete dei servizi pubblici per le tossicodipendenze dall'attacco mosso dal Governo, che punta, invece, sulle comunita'".
Don Andrea Gallo, presidente della comunita' genovese di San Benedetto al Porto, ha definito la posizione del Governo come "un attacco roboante e senza contenuti al sistema attualmente in vigore. Un arrogante e sconclusionata crociata contro i Sert, fatta di veleno, odio e livore con l'unico fine di beatificare la comunita'".
Vittorio Agnoletto, medico e consulente scientifico della Lila (Lega Italiana lotta all'Aids): "cosi' come si vogliono riaprire i manicomi, si preferisce rinchiudere i tossicodipendenti nelle comunita', realta' totalizzanti, e cio' non portera' ad altro che ad un aumento della clandestinita' e di conseguenza dei reati e dell'insicurezza sociale. La demonizzazione della riduzione del danno e del metadone, significa abbandonare migliaia di persone a se stesse senza alcuna assistenza. Il lavoro delle unita' mobili di strada ha permesso una diminuzione di un terzo dei morti per overdose tra il 1996 e il 2000".
Per Leopoldo Grosso, del gruppo Abele, "contro la droga e' necessario continuare ad utilizzare tutti gli strumenti validi, da qui l'esigenza di una valutazione attenta degli interventi terapeutici, della somministrazione del metadone in un contesto di trattamento psico-sociale della persona, di una maggiore integrazione tra Sert e comunita'. Queste ultime, infatti, sono solo l'anello di una catena terapeutica, e da sole non garantiscono il successo. Su molte cose possiamo discutere col Governo, ma su una dobbiamo rimanere inflessibili: la certificazione di tossicodipendenza deve rimanere pubblica".
Betty Leone, segretaria confederale della Cgil, chiudendo in convegno ha definito la politica del Governo "una controriforma, un nuovo autoritarismo. Secondo la sindacalista e' una "questione di liberta'", tanto piu' contraddittoria per un Governo che in campagna elettorale ha insistito sul valore dei diritti e delle liberta' individuali, contro il dirigismo. Il motivo di questa svolta non e' solo quello di voler imporre un'etica dei comportamenti; c'e' alle spalle una precisa scelta economica: costruire intorno al welfare un nuovo modello socio-economico che sposti risorse dal pubblico al privato, illudendo i cittadini con l'idea dell'autogestione, ma creando di fatto un nuovo mercato, quello dei farmaci e delle prestazioni sanitarie di tutti i tipi".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS