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Italia. Castelfranco Veneto: al Sert arrivano nuovi pazienti, i videopokeromani
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Notizia 
23 dicembre 2001 15:19
 
"La febbre del gioco crea dipendenza e rende schiavi", questo e' il presupposto di una patologia che va affrontata e curata con le stesse strutture e persone dei tossicodipendenti. Cosi' a Castelfranco Veneto, Treviso, il Sert (Servizio per le tossicodipendenze) ha allestito un ambulatorio riservato ai giocatori "cronici" con la psicologa Amelia Fiorin, nell'ambito di un progetto coordinato dalla psichiatra Graziano Bellio, dirigente del Sert.
Lo psichiatra Bellio spiega che "approfondendo la casistica, abbiamo notato la vistosa affinita' tra drogati dal gioco, eroinomani e alcolisti" e si lancia anche in uno spericolato abbinamento spiegando che, chi in passato ha fatto uso di alcol o di stupefacenti, e' predisposto a cadere nella spirale del gioco d'azzardo, trattandosi di persone deboli e vulnerabili. Altra analogia, sottolinea lo psichiatra, e' quella dell'assuefazione: "come il tossicodipendente, anche il giocatore deve continuamente aumentare le dosi, cioe' l'entita' delle puntate, pena la sindrome da astinenza". Simile e' anche il modo di procacciarsi il denaro necessario al "tavolo verde" con furti, truffe, emissioni di assegni a vuoto.
 
 
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