In un'intervista, pubblicata oggi sul Corriere della Sera, il direttore dell'Undcp, Pino Arlacchi si difende dalle accuse di aver finanziato il regime dei talebani e quindi lo stesso Osama Bin Laden, indiziato numero uno per l'attentato alle Twin Towers, con il suo ufficio e con i suoi progetti di eradicazione delle coltivazioni di oppio. Arlacchi risponde non solo di non essere pentito del suo operato, ma rilancia ostentando soddisfazione per essere "l'unica agenzia internazionale che ha ottenuto dei risultati concreti, ricevendo il pieno sostegno della comunita' e della stampa internazionale". Arlacchi infatti spiega che gli aiuti forniti dal suo ufficio non sono mai stati dati ai talebani ma direttamente ai contadini afghani, finanziamenti in natura per circa 10 milioni di dollari. Chiude la sua difesa sostenendo che "in cambio di questo e di sanzioni durissime, la produzione d'oppio in quel Paese s'e' quasi azzerata". Insomma la polemica e' solo il frutto di veleni italiani, secondo Arlacchi.