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Italia. Ancora reazioni sulla mozione lombarda
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Notizia 
3 maggio 2002 20:05
 
"Mi e' sembrata davvero scomposta la reazione di alcune gentili colleghe e di qualche parlamentare di An dopo l'approvazione da parte del Consiglio della Lombardia del documento che invita il Governo a regolamentare l'uso terapeutico dei derivati della canapa indiana". Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Carlo Saffioti, medico psichiatra, tra i firmatari della mozione "incriminata".
"Le modalita' di eventuale somministrazione sono tutte da studiare -aggiunge Saffioti- e nel documento non si entra assolutamente nel merito del dibattito tra proibizionismo e antiproibizionismo, che riguarda tutt'altri problemi: si parla solo e soltanto di uso terapeutico, una volta dimostratane l'efficacia, come gia' avviene in diversi Paesi occidentali. Non si usa anche la morfina, che pure puo' presentare conseguenze ben piu' gravi rispetto alla canapa?".
"Se viene dimostrato che i derivati della canapa possono essere utili o piu' utili di altri farmaci, con minori effetti collaterali, nella cura dei sintomi di alcune specifiche patologie, perche' vietarli? Poco serio mi sembra inoltre affermare che l'uso terapeutico rischia di creare difficolta' alle famiglie nel cercare di spiegare ai figli i danni della droga. Ma dove vivono le gentili colleghe, non sono forse a conoscenza che purtroppo sono sempre di piu' i giovani che usano o hanno fatto uso saltuario di droghe piu' o meno leggere, per non dire del consumo di alcool?".
"Lo scontro tra An e Forza Italia per rimangiarsi il voto del Consiglio e' uno spettacolo deludente", commenta il consigliere regionale dello Sdi, Roberto Biscardini. "Siamo di fronte ad una maggioranza allo sbando che sembra non essere responsabile degli atti che assume. An ha certamente due obiettivi politici: rispolverare la bandiera dell'antiproibizionismo e creare difficolta' a Forza Italia, ma questo non c'entra niente con la cura dei malati e la scelta delle sostanze antidolore".
"Noi Socialisti -conclude l'esponente dello Sdi- abbiamo proposto assieme ai Radicali questa mozione con spirito laico: lasciamo alla medicina la responsabilita' di scegliere senza ideologie e senza strumentalizzazioni qualunque farmaco utile a disposizione per ridurre il dolore di chi soffre, dalla morfina alla cannabis senza partigianerie".
 
 
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