"Dom&niKa in" dalla comunita' di San Patrignano e' andata in onda. Con gli appelli del figlio di Vincenzo Muccioli per raccogliere fondi, e con le sue opinioni sulla droga, tipo: "si e' passato troppo tempo a fare differenze tra droghe leggere e pesanti, mentre qualsiasi sostanza e' una scelta di fuga. Cio' ha favorito la disinformazione sul problema. Oggi infatti c'e' sempre minor consapevolezza della pericolosita' delle sostanze".
"Una trasmissione semplicemente vergognosa". E' l'opinione del presidente delle comunita' Saman, Achille Seletti. "In barba a qualsiasi pluralismo, e' l'ennesimo esempio di una informazione spazzatura all'insegna del pensiero unico sulla droga che intende far piazza pulita di ogni altra risposta terapeutica (Sert in primo luogo) che non sia il modello di comunita' disegnato dagli schemi dogmatici di Muccioli". "Agli zelanti conduttori e ideatori di Dom&niKa in, cosi' solerti nel compiacere Muccioli, vorrei domandare quello che loro avrebbero potuto chiedere al responsabile di San Patrignano: cosa fare con i numerosi consumatori pluritrattati e plurifalliti che nelle comunita', compresa San Patrignano, non hanno trovato una soluzione al loro problema?"
I Radicali italiani parlano di una operazione che fa paura, di una "piazza Venezia elettronica", senza "alcun contraddittorio e con la forza devastante dell'emotivita' di un alternarsi di tossicodipendenti, ex tossicodipendenti, testimonial, artisti e signore della domenica". "Tutti pronti a spiegare che eroina e metadone sono la stessa cosa, che dalle droghe leggere e' automatico il passaggio a quelle pesanti e cosi' rovesciando sul Paese una valanga di menzogne".