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Italia. L'esperienza francese della buprenorfina
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Notizia 
6 ottobre 2001 18:15
 
Si e' svolto ieri a Venezia un convegno dal titolo "Dipendenze, nuovo sentire, nuovi sentieri", dove e' stata portata la testimonianza francese per le cure alla tossicodipendenza. Ospite d'onore il tossicologo francese Jean Vignau, che ha affermato: "per noi il tossicodipendente e' un malato come gli altri. Quindi puo' andare dal suo medico di base il quale gli prescrive la buprenorfina, esattamente come fa con il diabetico o con qualsiasi altro malato. Punto". La buprenorfina, il cui nome commerciale e' Subutex, in Francia e' prescritta dal 1996, i tossicodipendenti che ne usufruiscono sono 75 mila, contro i 7-8 mila sotto metadone. La preferenza accordata alla buprenorfina sta soprattutto nel coinvolgimento dei medici di base. Vignau propone un parallelo significativo nella loro strategia di riduzione del danno: "se gli spacciatori sono ovunque, anche i centri che lottano contro la droga devono essere ovunque. Ecco perche' la Francia ha puntato molto sui medici di base, tra l'altro risparmiando parecchio". E in Italia? A Trieste la buprenorfina vede coinvolti una sessantina di dottori e 250 tossicodipendenti, nel resto della penisola pochi sono i medici che si dichiarano disponibili, Comuni che dibattono da anni e progetti pronti in attesa del via buroratico di qualche amministrazione.
 
 
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