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Iran. Il 63% dei malati di Aids e' tossicodipendente
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26 maggio 2002 19:26
 
E' ufficiale. Il capo della "Mezzaluna Rossa", Saeed Rahimi, parlando ad un convegno sulla lotta all'Aids, ha detto che i malati di Aids, dall'inizio dell'anno (quello iraniano che e' cominciato lo scorso 21 marzo) sono 3.681, e che il 63% di essi sono tossicodipendenti.
Comunque, il numero preciso di coloro che sarebbero infetti dall'Aids, non e' noto. Solo il 9% avrebbero preso il virus da rapporti sessuali, il 6% attraverso trasfusioni del sangue e l'1% attraverso la via fetale. Per gli altri (21%) le cause non sono note.
L'aumento dell'abuso di droghe illegali sta creando vari problemi, in particolare per l'affollamento delle prigioni. E l'abuso di droghe illegali somministrate per via endovenosa e' il maggiore responsabile della contaminazione di Aids in tutto il Paese.
Si stima che nelle prigioni iraniane, il 70% dei reclusi sia tale per reati correlati alle droghe.
Rispetto a novembre dello scorso anno, i casi di Aids sono aumentati del 23%.
Saeed Rahimi, infine, ha ricordato come in Iran sarebbero 2 milioni le persone che fanno uso di droghe illegali, 800 mila dei quali in modo occasionale. La maggiorparte dei tossicodipendenti consuma oppio, ma l'eroina, in particolare per via endovenosa, e' in aumento.
 
 
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