Gli omicidi legati alla droga in Messico stanno raggiungendo "proporzioni epidemiche", ha avvertito la Drug Enforcement Administration (DEA), nella sua relazione annuale sulle minacce della droga nel 2019. Tuttavia, l'ufficio antidroga degli Stati Uniti ritiene che la violenza tra le organizzazioni criminali messicane abbia un impatto minimo sui loro territori, perché si astengono dalla violenza per evitare di essere rilevati dalle forze dell'ordine di quel Paese.
"Gli omicidi legati alla droga in Messico raggiungono proporzioni epidemiche. Tuttavia, vi è poca violenza indiretta negli Stati Uniti, poiché i membri delle organizzazioni criminali transnazionali messicane generalmente si astengono dalla violenza tra i cartelli per impedire l'individuazione e il controllo di forze dell'ordine". La DEA afferma che gli atti di violenza da parte di gruppi criminali messicani si verificano in alcune parti degli Stati Uniti, in particolare lungo il confine con il nostro Paese, ma sono "meno frequenti e principalmente associati al traffico di droga nella zona".
L'ufficio antidroga cojsidera il cartello di nuova generazione di Jalisco (CJNG) guidato da Nemesio Oseguera Cervantes, "El Mencho", come l'organizzazione criminale più violenta, e grazie a questa violenza ha avuto una rapida espansione in 24 dei 32 stati della Repubblica."La rapida espansione delle sue attività di traffico di droga è caratterizzata dalla volontà di partecipare a violenti scontri con le forze di sicurezza del governo messicano e i cartelli rivali".
Per quanto riguarda il cartello Sinaloa, ora comandato dai figli di Joaquín "El Chapo" Guzmán, in alleanza con Ismael "El Mayo" Zambada, la DEA afferma che mantiene la sua influenza sul Pacifico messicano e su altre regioni del Messico, oltre a crescere a livello internazionale. "Esporta e distribuisce quantità all'ingrosso di metanfetamina, marijuana, cocaina, eroina e fentanil negli Stati Uniti mantenendo centri di distribuzione in città tra cui Phoenix, Los Angeles, Denver, Atlanta e Chicago".
Per la Drug Control Administration, gruppi come Los Rojos e Guerreros Unidos, divisioni del Beltrán Leyva, combattono per il controllo del traffico di eroina e "si affidano alle loro alleanze con il cartello di Jalisco Nueva Generación, Cartel de Juárez e Los Zetas per accedere ai corridoi del traffico di droga lungo il confine", con il Messico.
Il gruppo Beltrán Leyva continua a operare negli Stati di Guerrero, Morelos, Nayarit e Sinaloa. Al contrario, l'influenza dei Los Zetas, uno dei gruppi più violenti, è diminuita in modo significativo negli ultimi anni. "Gli Zetas sono divisi in due fazioni rivali: il cartello nord-est e la vecchia scuola di Zetas. I membri di Los Zetas contrabbandano la maggior parte delle loro droghe illegali attraverso l'area di confine tra Del Rio e il lago Falcon, in Texas, con base a Nuevo Laredo, in Messico”.
Il Cartel del Golfo, che ha sede a Tamaulipas, si occupa principalmente di marijuana e cocaina, "ma si è espanso includendo eroina e metanfetamina"; mantenendo la disputa territoriale con i suoi nemici dei Los Zetas.
Per quanto riguarda il cartello Juarez, la DEA ha affermato che sebbene non si sia espanso come quello di Sinaloa, suo rivale, continua a influenzare i mercati del consumo di droga negli Stati Uniti, principalmente a El Paso, in Texas.
Il mese di Gennaio si chiude con oltre 2.000 omicidi. Il conteggio giornaliero degli omicidi volontari del governo federale messicano ne registra al 30 gennaio 2 mila 318. Questo venerdì 31 gennaio sono stati commessi 67 omicidi violenti, secondo le statistiche del gabinetto di sicurezza.
Senza contare i decessi di venerdì, i 2.444 registrati dal conteggio giornaliero nel dicembre dello scorso anno sono stati molto probabilmente superati. Gli esperti di sicurezza prevedono che gli omicidi continueranno quest'anno ad un ritmo di oltre i 2.900 al mese, il che farebbe del 2020 un altro anno tra i più violenti.
(CE NoticiasFinancieras del 01/02/2020)