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Giappone. La criminalita' non conosce recessione economica
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Notizia 
3 aprile 2002 21:47
 
L'Istituto di ricerche giapponese Dai-Ichi Life, che studia l'economia e la recessione del Paese, ha evidenziato che il mercato delle droghe e quello della prostituzione, invece, ha il vento in poppa.
"La parola chiave per spiegare l'espansione e' il calo dei prezzi. A causa di questo fenomeno molti consumatori sono attratti e il settore e' in aumento", ha spiegato Takashi Kadokura, economista dell'Istituto. I fondi illegali amministrati dalla yakusas, la mafia giapponese, sono passati da 6 miliardi di Usd del 1990 a 14 miliardi nel 1999 "Una buona parte di questo denaro viene dal traffico delle droghe", secondo Kadokura.
I giapponesi consumano principalmente anfetamine, il cui prezzo e' crollato vertiginosamente negli ultimi anni in modo da renderle accessibili anche agli studenti. Cala il prezzo, cresce il numero dei consumatori e aumentano i benefici per la mafia, strani effetti collaterali di un'economia legale in crisi.
 
 
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