Sono state prese con relativo distacco, da parte dell'Home Office, le prese di posizione della polizia sulle modifiche alla legislazione antidroga proposte da piu' parti, oltre che da alcuni settori dell'esecutivo britannico. E' stato comunque accolta positivamente l'idea di favorire il recupero dei tossicodipendenti, e la voce dei ministri si e' unita a quella dei capi di polizia nel "no" al declassamento dell'ecstasy. C'e' stato invece un "no comment" sull'idea dell'estensione dell'esperimento di Lambeth per quanto riguarda la cannabis.
Sono invece piu' marcate, in un senso o nell'altro, le reazioni esterne al Governo: Lestley King-Lewis, dell'associazione Action on Addiction ha mostrato delle statistiche dove si nota che ogni sterlina spesa per il trattamento ne fa risparmiare almeno tre spese per le azioni penali e giudiziarie. Roger Howard, di Drugscope, invece spera che "questo possa portare nel futuro a considerare la tossicodipendenza come un problema sanitario anziche' di ordine pubblico".
Non e' dello stesso avviso Ann Widdecombe, conservatrice e ministro-ombra degli Interni, che dichiara "ci dobbiamo chiedere come possiamo proteggere le giovani generazioni da serie minacce come lo e' l'eroina, quando adesso viene proposto che il possesso di questa sostanza non sia piu' perseguibile penalmente. Stiamo diventando matti".