"La marijuana e' un'erba naturale tanto quanto la menta o la salvia", presenta qualche "effetto collaterale", ma del resto avviene anche con "le medicine legali". Patricia Tabram, 66 anni, nota come "nonna cannabis" difende cosi' l'uso terapeutico della marijuana di cui fa uso 5 volte al giorno e per 5 giorni alla settimana.
"Uno degli effetti collaterali della marijuana -spiega alla BBC- e' la perdita di memoria immediata. Le persone alla mia eta' gia' hanno questo problema, anche se non hanno consumato cannabis". Non e' un problema neppure la dipendenza: "la gente e' dipendente da tutto, dalle telenovelas alle patatine fritte".
La signora Tabram aveva i dolori ed era costretta a camminare con un bastone, da quando ha scoperto le doti terapeutiche della cannabis sta molto meglio, e fa stare meglio anche i suoi amici che invita a consumare con lei dei dolcetti e della cioccolata fatta con l'aggiunta della marijuana.
L'unico effetto collaterale mal sopportato e' quello della illegalita' della sostanza. Il mese scorso la polizia ha trovato nella sua casa 30 piantine di marijuana e anche diversi sacchetti, sempre per finalita' mediche. Miss Tabram, spiega infatti di far parte di un club culinario di un centinaio di persone che come lei apprezzano le "virtu' medicinali" della cannabis.
Dopo avere ammesso la sua "colpa" per il possesso della marijuana, ora dovra' presentarsi l'11 marzo al tribunale di Newcastle e rischia di finire in prigione. E gia' preannuncia che una volta fuori tornera' a consumare marijuana.
Si dice "irritata" di questa situazione, ma non si e' data per vinta. Ha scritto una lettera al premier Tony Blair e l'ha consegnata personalmente presentandosi alla residenza ufficiale di Londra sorseggiando una tazza di cioccolato caldo "corretto" con pasticcini, anch'essi con l'aggiunta di quel qualcosa in piu' che l'aiuta a stare meglio, fisicamente e moralmente.