Uno studio della Contraloría General de la República ha rivelato che i colombiani pagano piu' di 25 milioni di pesos all'anno per il mantenimento dei beni sequestrati ai narcotrafficanti. I beni posti sotto sequestro sono quasi un milione, per l'esattezza 987.278, dalle case alle automobili, dalle navi agli elicotteri, dai gioielli ai lingotti d'oro, passando per dollari e altre banconote, e ancora animali, negozi, garage, hotel, ecc...
"Il caos e' totale" ammette uno dei funzionari, i beni a causa dei processi senza fine non possono essere ne' venduti ne' utilizzati in attesa di una sentenza definitiva. Secondo le indagini il valore di questi beni e' pari a 292 mila milioni di pesos, la situazione e' molto rischiosa perche' nel caso di restituzione c'e' il rischio di richieste di indennizzi e di risarcimenti per lo stato dei beni sequestrati. Un esempio: sono diversi aerei che da 23 anni sono in mano allo Stato, erano funzionanti quando sono stati sequestrati, oggi sono inutilizzabili, cosi' vale per molte navi, automobili e altri veicoli. Molti immobili affittati a Bogota, Medellin e Cali secondo la Direzione degli Stupefacenti avrebbero dovuto rendere quasi 14 mila milioni di pesos, ma per la Contraloría sono entrati in cassa solo 3 milioni di pesos. L'indagine ha ancora messo in evidenza come i narcotrafficanti detengono il 48% delle migliori terre del Paese. La Direzione degli Stupefacenti ha posto sotto sequestro 108 mila ettari di terra coltivabile, mentre gli esperti stimano che i narcotrafficanti ne possiedono 8-9 milioni di ettari. Lo studio si conclude con una raccomandazione allo Stato di velocizzare i processi, altrimenti saranno i cittadini che dovranno sborsare soldi di tasca propria per pagare il mantenimento dei beni dei narcotrafficanti. Secondo il direttore nazionale della Direzione Stupefacenti, Gabriel Merchán, la situazione e' drammatica e preannuncia un accordo con una societa' statunitense esperta nell'amministrazione dei beni posti sotto sequestro, che costera' 4.5 milioni Usd del Plan Colombia.