testata ADUC
Colombia. Narcotraffico al centro del processo di pace
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
23 gennaio 2002 18:48
 
Il processo di pace tra il Governo colombiano e i marxisti delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) prevede tra i punti fondamentali su cui lavorare l'abbandono da parte delle Farc della strada dei sequestri come forma di finanziamento e lotta dura al paramilitarismo di destra, in particolare alle Auc (Autodifese Unite della Colombia) acerrimi nemici dei guerriglieri.
Le Farc stanno studiando finanziamenti sostitutivi alle entrate dei riscatti dei sequestri, chiedendo al Governo la "legalizzazione" della "tassa rivoluzionaria". Mentre le Auc hanno definito "pusillanime" la decisione del Governo di scendere a patti con i guerriglieri. In un comunicato preannunciano che "proseguiranno nel loro lavoro per il bene della Colombia, anche se sara' contro il Governo".
Augusto Ramirez Ocampo, veterano nelle trattative di pace e due volte ministro all'epoca della presidenza di Belisario Betancur negli anni '80, si chiede se e' lecito fare una comparazione tra chi ha compiuto le azioni peggiori tra paramilitari e i guerriglieri: "chi ha fatto piu' sequestri, piu' omicidi, chi coltiva piu' coca? Si ha l'impressione che la guerriglia abbia convertito questa attivita' in un modus vivendi".
L'ex ministro Ocampo sottolinea che le Farc difendono la zona di distensione perche' tra i benefici che ne traggono, ci sono i 15 mila ettari di coca e i 33 aeroporti clandestini, utilizzati per trasportare armi e cocaina. Stessi interessi valgono per i paramilitari, le cui entrate per il 75% originano dal narcotraffico.
Gli ultimi assalti delle Farc ai tralicci dell'energia elettrica del Paese hanno causato dei danni notevoli: tra i costi causati dai guasti e quelli per le riparazioni si parla di circa 20 mila milioni di Usd, che saranno ripagati da un aumento delle tariffe a partire dal prossimo mese di marzo.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS