La polizia colombiana fa sapere che, nel corso di un'operazione nel nord-est del Paese, ha individuato e distrutto 127 piccoli laboratori in cui si raffinava coca.
Durante l'operazione sono state bloccate una tonnellata di coca base raffinata, 5 tonnellate e mezzo di foglie di coca, 26 tonnellate di prodotti chimici solidi e 135 tonnellate di prodotti chimici liquidi, tutti utilizzati per la produzione della cocaina.
Inoltre sono stati ritrovati vari materiali tecnici per l'organizzazione delle raffinerie.
Secondo la polizia, in questa zona selvatica di Gabarra e Tibu (regione del Catatumbo, nel nord di Santander) operano sia le Farc (marxiste) che le Auc (estrema destra), e le raffinerie sarebbero riconducibili a loro.
"Avrebbe potuto essere un'operazione suicida poiche' la zona e' infestata sia da Farc e Auc, che dall'Eln (guevarista), che si contendono la regione", ha detto il generale Jorge Enrique Linares che ha condotto l'operazione con grandi mezzi (anche 12 elicotteri), aggiungendo che questa azione e' il colpo piu' importante inflitto al traffico di stupefacenti in Colombia dall'inizio dell'anno.
Proprio lo scorso 31 maggio, l'ancora presidente della Repubblica Andres Pastrana, durante una cerimonia militare a Cartagena, ha ricordato i risultati del'Armada Nacional in materia: dall'inizio dell'anno sono state sequestrate 36 tonnellate di cocaina, con un valore di mercato di 900 milioni di Usd; nonche' 14 tonnellate di prodotti chimici, e sono stati distrutti 19 laboratori illegali e catturati 83 narcotrafficanti.