"E' necessario avere una legislazione unificata che includa la repressione del consumatore di stupefacenti, del distributore di armi e dei venditori dei precursori chimici necessari per la produzione delle droghe", ha dichiarato ieri a Tokio il presidente del Congresso colombiano, Carlos Garcia Orjuela, riferendosi al rischio di fallire che sta correndo il Plan Colombia, nel caso non si lanci una cooperazione mondiale nella lotta al narcotraffico.
Garcia Orjuela, che ha assistito alla conferenza parlamentare sulle droghe, svoltasi nella capitale giapponese, ha presentato gli esempi dei diversi approcci legislativi e punitivi dei diversi Paesi: cosi' se a Singapore c'e' la pena di morte per il consumo di droga, in Olanda si vende nelle strade, oppure in Usa c'e' il carcere per i trafficanti, ma c'e' tolleranza per il consumo nelle feste.
Garcia Orjuela ha anche manifestato la necessita' di unificare la persecuzione del riciclaggio del denaro sporco, ponendo fine ai paradisi fiscali nei Caraibi, in Europa e nell'Estremo Oriente, pena "l'impossibilita' di attaccare il male".