Dopo che la Cia ha sostenuto che lo scorso anno in Colombia le piantagioni di coca sono aumentate del 25%, mentre l'Onu solo la scorsa settimana aveva avvalorato i dati delle autorita' locali che facevano registrare una diminuzione dell'11%, e' scoppiata la polemica.
Ad accendere le polveri un articolo del quotidiano "El Tiempo".
Per la Cia gli ettari coltivati sono 169.800, cioe' 33.600 in piu' rispetto a quelli che i satelliti Usa avevano individuato nel 2000. Per le autorita' colombiane sarebbero invece 144.800, quindi 16.200 in meno rispetto all'anno precedente.
C'e' da considerare inoltre che, nel 1995, quando il Plan Colombia ha preso il via con i cospicui finanziamenti degli Usa, gli ettari coltivati a coca erano solo 50 mila: un successo del Plan su cui e' giusto nutrire qualche dubbio.
La polemica viene fuori proprio nel momento in cui il Congresso Usa sta valutando l'effettivita' dei due miliardi di Usd dati alla Colombia negli ultimi anni, proprio con l'obiettivo di ridurre la produzione di coca e il conseguente narcotraffico.
Il quotidiano della capitale colombiana, infine, fa sapere che la Cia ammette che non ci sono risultati, ma avvalora l'ipotesi che gli sforzi potrebbero dar ragione a chi, sia nel Governo Usa che nel Congresso, vuole dare piu' aiuti alla Colombia per difendersi dalle minacce dei gruppi terroristici, che sono divenuti il principale ostacolo alla riduzione dell'offerta di cocaina.