Un reportage pubblicato oggi sul quotidiano El Colombiano, evidenzia la fine del mito del guerrigliero con il fucile e il machete: oggi i combattenti dei gruppi colombiani sono dotati di mitragliatori M60, fucili AK-47 calibro 7.62 o 5.56, M16, e probabilmente anche missili terra aria. Grazie ai racconti di militari e poliziotti, i cui nomi sono fittizi, si ricostruiscono gli scontri tra i gruppi delle Farc e delle Auc, ma anche delle Eln, per conquistare territori e rotte strategiche per trasportare e rivendere droga in cambio delle armi. Sempre secondo queste indiscrezioni sono oltre 23 mila i fucili entrati illegalmente nel Paese negli ultimi quattro anni, per arrivare ad una sconsolante conclusione che i militari e i guerriglieri nelle foreste colombiane si riconoscono solo per la marca delle armi, ma non per la tipologia: i primi hanno fucili di fabbricazione israeliana, i secondi russa o cinese, i piu' presenti nel mercato illegale.