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Cina. Terapie metadoniche per fronteggiare l'Aids
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17 novembre 2001 20:12
 
La Cina prevede di lanciare un progetto pilota basato sull'uso del metadone nelle terapie sostitutive, nell'intento di ostacolare la diffusione epidemica di Aids e Hiv. Il rapporto e' stato riferito dall'Agenzia stampa ufficiale cinese Xinhua.
Il programma e' stato presentato dal deputato Li Janhua -direttore dello Yunnan Institute for Drug Abuse- in occasione della prima conferenza nazionale su Aids e Std*. Il progetto avra' inizio nel 2002 e sara' portato avanti per uno o due anni: per ridurre il rischio di contagio il metadone sara' assunto per via orale.
Circa il 68% della popolazione sieropositiva e' tossicodipendente, secondo quanto riferito dal Ministero dalla Salute cinese; gli esperti aggiungono che la proliferazione del virus tra gli eroinomani sarebbe stata di minor entita' garantendo ai tossicodipendenti siringhe sterili. Wu Zunyou- esperto del Ministero della Salute- sostiene che molti impedimenti derivino dai conflitti che sorgono tra le convinzioni scientifiche e il senso comune della gente: "Per esempio alcuni sostengono che gli eroinomani sarebbero maggiormente incoraggiati nelle loro pratiche se venissero distribuite siringhe nuove". La diffusione del profilattico si sta affacciando sulla realta' cinese anche se la tradizione relega gli argomenti sessuali nel limbo del 'si fa ma non si dice', una vergogna condivisa da milioni di cinesi. I cambiamenti (pochi) sono comunque attribuibili all'aumento di propaganda preventiva in favore dei profilattici.


*Sexually Trasmitted Disease: malattie trasmesse per via sessuale
 
 
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