La polizia cinese e quella di Hong Kong si stanno accordando sulla strategia da tenere per fronteggiare il traffico di droghe attraverso il "confine" (una sorta di check-point che divide l'ex colonia britannica dal territorio della Repubblica Popolare Cinese), qualora questo dovesse essere lasciato "aperto" 24 ore su 24.
Il "mercato" delle droghe di Hong Kong e' infatti migliore di quello cinese, in quanto a qualita' delle sostanze, a numero di sostaze che si possono trovare, e la legislazione e' diversa da quella della Repubblica Popolare.
Secondo il responsabile antidroga di Hong Kong, Clari Lo, senza opportuni provvedimenti, l'apertura per 24 ore su 24 del confine, potrebbe indurre piu' giovani al consumo di stupefacenti.