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 ITALIA - ITALIA - E-cig. Contro possibili decessi usare sistemi chiusi e non aperti
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Notizia 
30 novembre 2019 12:08
 
 Il simposio 'La gestione del paziente fumatore', in occasione del XXXVI Congresso Simg (Società italiana di medicina generale) in corso a Firenze, è stata l'occasione per fare chiarezza circa le notizie di cronaca provenienti da Oltreoceano sui recenti decessi legati al vaping. "Negli Stati Uniti ci sono state delle persone che si sono ammalate di una polmonite lipoidea provocata dall'introduzione nell'organismo di vitamina E acetato, un addensante di cannabinoidi che erano stati inseriti nei sistemi aperti" ha detto Damiano Parretti, responsabile nazionale Simg dell'Alta scuola e della macro-area Cronicità. "Ci sono stati 42 morti e fa riflettere il fatto che si tratti solo di persone giovani. È stato visto che la presenza di vitamina E acetato nei polmoni ha determinato l'insorgenza della polmonite lipoidea con insufficienza respiratoria. La sicurezza, quindi, è utilizzare sistemi chiusi che non possono essere manipolabili, in essi non si possono inserire sostanze. Per cui anche l'Fda (Food and Drug Administration) si è pronunciata a favore dell'utilizzo di strumenti che abbiano nel tabacco riscaldato il loro funzionamento, ma che al tempo stesso garantiscano la sicurezza attraverso la non possibilità di introduzione di altro nel sistema", ha concluso Parretti. "Bisogna fare molta attenzione nel non dare false informazioni", ha aggiunto Mauro Ruggeri, responsabile sede nazionale Simg e segretario regionale Simg Toscana. "Non tutti i dispositivi sono stati al centro di questa segnalazione, quindi credo che già siano in atto tutti i controlli necessari per renderli più sicuri possibile".
 
 
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