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 ITALIA - ITALIA - Carabiniere condannato per spaccio di cocaina
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Notizia 
29 settembre 2017 15:44
 
 Era stato arrestato con l'accusa di aver spacciato cocaina a Osimo. Una contestazione che aveva pesato come un macigno sulle spalle di un carabiniere scelto di 37 anni (A.T. le iniziali), all'epoca nelle file della Compagnia di Ancona. A tre anni dalla vicenda che aveva scosso tutta l'Arma, il militare attualmente sospeso dal servizio è stato condannato a scontare 9 mesi di reclusione, pena sospesa, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Assolto, invece, da un altro capo di accusa, riguardante l'omissione di atti di ufficio. L'uomo è stato giudicato dal collegio penale. Sicuro il ricorso in appello per cercare di ribaltare la sentenza. Il 37enne era stato ammanettato e poi portato a Montacuto nel giugno 2014 dai colleghi del Nucleo Investigativo del comando provinciale dopo una delicata e complessa indagine coordinata dal pm Rosario Lioniello.
La vicenda
Era iniziata traendo origine da un'altra inchiesta, sempre per droga, che nei mesi antecedenti all'arresto del 37enne aveva portato a scoprire un traffico di droga alimentato da alcuni pusher del capoluogo anconetano, frequentatori di un locale del centro. Proprio la lista clienti dell'esercizio commerciale aveva messo gli investigatori sulle tracce del carabiniere. I suoi colleghi, con la massima discrezione, avevano dato seguito a pedinamenti, appostamenti e intercettazioni telefoniche per chiarire la posizione del presunto pusher. Secondo quanto era stato riscontrato dagli accertamenti, l'azione illecita del militare gravitava esclusivamente attorno a Osimo, la sua città di origine. Non avrebbe spacciato fiumi di droga, ma minime quantità distribuite nell'hinterland della cittadina a uno stretto cerchio di consumatori. Mai avrebbe smerciato cocaina derivata dai sequestri effettuati durante gli arresti. Con un quadro probatorio consistente, erano scattate le manette. Il militare non era stato arrestato in flagranza, mentre cedeva una dose, ma con un fermo di polizia giudiziaria, poi non confermato dal gip che aveva anche disposto la scarcerazione del 37enne, optando per la misura degli arresti domiciliari. Il carabiniere ha sempre rigettato ogni accusa, negando di aver mai venduto dosi di droga, soprattutto in un comune dove era conosciuto da tutti.
(da Il Corriere Adriatico del 29/09/2017)
 
 
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