Il governo thailandese ha deciso di rimuovere la cannabis dall'elenco dei narcotici grazie ad un regolamento ministeriale approvato del Ministero della sanità pubblica, ha detto il vice portavoce del governo Traisulee Traisaranakul.
Il regolamento stabilisce che saranno fatte delle ricerche sugli effetti della cannabis su farmaci, cosmetici ed erbe, in linea con la politica del governo volta a rafforzare la competitività produttiva del paese e migliorare le varietà autoctone.
Traisulee ha dichiarato: “Prima di tutto questo regolamento consente la coltivazione di piante di cannabis da parte di singoli e società, fatte salve le condizioni relative al commercio e al possesso.
Il regolamento prevede anche che le piante di cannabis possono essere coltivate al massimo di una rai [1.600 mq] per famiglia. I coltivatori devono essere autorizzati e coltivare solo le specie previste nel nuovo regolamento”.
Affinché le entità giuridiche siano ammesse, devono essere di almeno due terzi di proprietà di thailandesi o avere altrettanti thailandesi nel consiglio di amministrazione, secondo quanto riportato dal Bangkok Post. Una volta autorizzate, le persone fisiche o giuridiche possono produrre, vendere, possedere, importare o esportare la canapa.
All'inizio di questo mese, il governo ha fatto conoscere i suoi piani per aumentare la disponibilità di cannabis terapeutica per le persone a Bangkok e nelle aree circostanti aprendo più cliniche di cannabis e fornendo un servizio di prenotazione tramite l'app per smartphone "Dr Ganja in TMM".
Il mese scorso, il Primo Ministro Prayut Chan-o-cha ha lanciato il sito Web www.medcannabis.go.th, con informazioni sull'uso di marijuana medica.