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Canada. Il premier Jean Chrétien: “In una mano lo spinello, nell’altra i soldi della multa”.
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6 ottobre 2003 18:57
 
Non succede tutti i giorni che un capo di Governo annunci l'intenzione di provare la marijuana. Lo ha fatto il premier canadese Jean Chrétien, deciso a depenalizzare il possesso di piccole quantita' di cannabis prima di abbandonare la scena politica il prossimo febbraio. In base al disegno di legge da sottoporre al Parlamento, la marijuana dovrebbe essere depenalizzata, non pero' legalizzata. Quindi, quando lui fumera' lo spinello, la polizia gli dovra' elevare una multa. "Ecco perche' in una mano avro' lo spinello e nell'altra i soldi per pagare la multa", ha detto sorridendo durante la conferenza stampa.
Quello che puo' sembrare uno scherzo del primo ministro, ha invece un retrogusto amaro: da tempo l'amministrazione Usa si produce in critiche ripetute e velenose contro la "decadente" politica di Ottawa in materia di droghe. In questo senso la sortita di Chrétien potrebbe essere intesa come una risposta provocatoria al recente attacco dello zar antidroga, John Walters, secondo cui, l'atteggiamento lassista del Canada sul problema della droga esprime una decadenza della stessa societa'. A cio' Chrétien contrappone la depenalizzazione della cannabis e la legalizzazione dei matrimoni tra omosessuali come lascito progressista del suo mandato, sull'esempio del suo mentore, il leggendario primo ministro Trudeau, che molti decenni fa depenalizzo' la convivenza omosessuale tra "adulti consenzienti".
La proposta di depenalizzazione suscita critiche anche in Canada. C'e' chi la considera un primo passo verso la legalizzazione totale. In effetti, i cannabis-caffe' stanno spuntando come funghi un po' ovunque. In questi locali si puo' non solo fumare lo spinello che si ha in tasca, ma e' possibile assaggiare le specialita' della casa. Inoltre, alcune sentenze liberali hanno costretto il Governo a fornire cannabinoidi a una stretta cerchia di pazienti. Qui pero' il ministero della Sanita' ne esce maluccio, anzi rischia una piccola sollevazione popolare. E' successo, infatti, che la canapa coltivata sotto egida governativa nella regione montuosa di Flin Flon (Manitoba), e poi lavorata per venderla ai pazienti come particolare antidolorifico, risulti di qualita' scadente. Tutti gli utenti la giudicano sporca e a basso tasso d'efficacia; uno di loro asserisce che il prodotto gli ha "scombussolato lo stomaco".
 
 
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