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Canada. Medici per una strategia nazionale antidroga che consideri la tossicodipendenza una malattia
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14 marzo 2002 21:46
 
La Canadian Medical Association (Cma), l'organizzazione che rappresenta i 52 mila medici canadesi ha esortato il Governo Federale a lanciare un programma nazionale antidroga. L'Associazione, in collaborazione con la Canadian Society of Addiction Medicine (Csam), ha chiesto ai membri di una speciale commissione del Senato sulle droghe illegali, di considerare la tossicodipendenza come una malattia.
"L'abuso di droghe e la tossicodipendenza rappresentano una malattia cronica e recidiva che e' possibile trattare con efficacia", ha dichiarato il dr. Henry Haddad, presidente della Cma. "Occorrerebbe stornare il piu' possibile la tossicodipendenza dall'apparato giudiziario criminale, verso un sistema di cura e di riabilitazione".
Considerando gli effetti indesiderabili conosciuti e possibili della cannabis sulla salute, l'Amc raccomanda di non consumarne. La Cma e la Csam ritengono che il Governo Federale dovrebbe considerare il consumo di cannabis nel contesto piu' generale della salute pubblica, ed hanno proposto che i Governi provinciali e Federale elaborino una strategia nazionale antidroga che favorisca sensibilizzazione e prevenzione, e preveda un trattamento completo.
"Le politiche e i regolamenti nazionali dovrebbero offrire una strategia integrata e coordinata per cercare di ridurre i pregiudizi causati alle persone, alle famiglie e alla societa' dal consumo di tutte le droghe tossicologiche", ha dichiarato il dr William Campbell, presidente della Csam. "La tossicodipendenza e' una malattia e noi appoggiamo quelle politiche pubbliche che prevederanno la cura e la riabilitazione invece delle sanzioni penali per quelle persone che dipendono da una sostanza psicotropa, il cui delitto e' di possedere una droga tossicologica per il consumo personale".
Nel contesto di una strategia nazionale, le due organizzazioni appoggeranno sanzioni solo a carattere civile, come le ammende per semplice possesso, invece di quelle penali.
Le grandi quantita' di risorse consacrate oggi alla lotta alle droghe illegali sono destinate esclusivamente all'applicazione della legge. I Governi devono riequilibrare questa ripartizione e dedicarne una maggiore quantita' ai programmi di cura, di prevenzione e di riduzione dei pregiudizi", ha concluso il dr Haddad.
Le raccomandazioni della Cma e della Csam mettono anche in evidenza il bisogno di ricerche supplementari sugli effetti a lungo termine associati al consumo della cannabis.
 
 
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