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Brasile. Studio sugli effetti del consumo di crack e cocaina
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Notizia 
25 ottobre 2001 20:42
 
La conclusione cui giunge uno studio realizzato dalla Unifesp, l'Universita' Federale di San Paolo, sui consumatori di crack e di cocaina (sniffata) e' di una compromissione definitiva delle capacita' cognitive dell'attenzione, della memoria e dell'apprendimento. La ricerca e' stata realizzata nel corso di cinque anni in soggetti che hanno praticato astinenza in periodi variabili da uno a tre anni.
I ricercatori partivano sapendo gia' che queste capacita' erano compromesse durante le fasi di intossicazioni acute, e la domanda a cui volevano dare risposta era appunto quella di capire se i danni rimanevano permanenti. Non solo la risposta e' stata che il danno non retrocedeva, ma che addirittura si aggravava in caso di un ulteriore consumo dopo un periodo di astinenza.
"Al limite, il consumatore di cocaina e principalmente quello di crack, e' un serio candidato alla demenza" -ha sostenuto l'autrice dello studio, la ricercatrice e terapeuta Suely Nassif. La ricerca e' stata fatta su 66 persone con periodi di dipendenza da due a dieci anni, l'eta' oscillava tra i 15 e i 40 anni, e sono stati suddivisi in due gruppi: i consumatori di cocaina e quelli di cocaina e crack. Undici i test di valutazione neuropsicologica a cui sono stati sottoposti i gruppi dei due tossicodipendenti e un terzo composto da non consumatori.
 
 
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