Dal quotidiano O Globo l'ambasciatore in pensione, Manoel Pio Corrêa lancia un appello per la legalizzazione delle droghe: "Vamos legalizar as drogas?". "L'industria degli stupefacenti e' una delle piu' importanti del mondo, grazie ad un giro d'affari stimato in 150 miliardi di Usd, solo negli Usa, che rappresentano il mercato piu' grande dei consumatori, e' di 60 miliardi". Questa industria "e' la piu' redditizia di tutte, grazie al fatto che i costi dei suoi prodotti rappresentano solo una piccola parte del prezzo di vendita, circa il 10 o il 15%". Corrêa prosegue illustrando i disastri della criminalita' e dei narcotrafficanti che riescono a corrompere le forze dell'ordine tanto che "in alcuni Paesi dell'America Latina, si stima che l'80% delle autorita' e degli agenti che si occupano di combattere la droga, sono nei libri paga degli stessi trafficanti".
"Il narcotraffico e' un'idra multicefala, si taglia una testa e ne rinasce un'altra". A fronte di questo mostro mitologico Corrêa illustra gli sforzi che vengono fatti per contrastarlo: "gli Stati pagano con il denaro dei poveri schiere di giudici, procuratori, impiegati della Giustizia, poliziotti, informatori, guardie penitenziarie, investe nella costruzione di penitenziari e nel mantenimento al suo interno dei detenuti". "Ha detto bene una volta il presidente Bush: la ragione del problema e' nella domanda, nella richiesta dei consumatori". E allora che fare? L'ambasciatore Corrêa formula la sua proposta "credo che sia arrivato il momento di approfondire la questione da parte delle autorita', per capire se conviene o no alla societa' la legalizzazione delle droghe, soggetta a quelle regole che siano ritenute necessarie".