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Brasile. I "muli" brasiliani
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Notizia 
15 ottobre 2001 16:00
 
Giovani brasiliani, tra i 17 e i 27 anni, abitanti di Rio o di San Paolo, disoccupati o con stipendi troppo bassi, questo e' il profilo 2001 disegnato dalla Polizia Federale brasiliana delle persone che rischiano la vita trasportando droga verso l'Europa dentro lo stomaco, i cosiddetti "muli".
Quest'anno, fino ad oggi, la Polizia ne ha presi 17, contro i 4 dell'anno passato e in tre casi ha scoperto che avevano 90 ovuli, un record se si pensa che la Dea americana, al massimo, ne aveva riscontrati 58 in un unico caso. Ogni capsula contiene 10 grammi di cocaina.
Il viaggio dal Brasile all'Europa dura mediamente 20 ore, durante le quali non si puo' mangiare assolutamente nulla. L'operazione dura complessivamente 3 giorni, e spesso e' proprio la brevita' del viaggio che fa insospettire i controlli alle frontiere. Alla facilita' di passare le dogane (le normali attrezzature a raggi X non riescono a vedere le capsule di droga dentro lo stomaco) corrisponde la pericolosita' e il rischio di morte. Se un solo ovulo si apre, e la cocaina entra in circolazione, le chanche di sopravvivere sono molto basse. Per questo lavoro si guadagna dai 300 ai 2,5 mila Usd a volta, e la cifra varia a seconda della quantita' di droga ingerita.
Fino all'anno passato erano i nigeriani a trasportare droga con queste modalita', ma sembra che ci sia stata un'evoluzione gerarchica, e che ora i nigeriani siano i responsabili dell'arruolamento dei brasiliani.
 
 
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