I 17 morti delle ribellioni delle carceri negli ultimi giorni hanno portato nuovamente alla ribalta il
Primeiro Comando da Capital (Pcc), l'organizzazione che si batte per una maggiore giustizia all'interno delle carceri dello Stato di San Paolo. Sulle sue modalita' di finanziarsi con il narcotraffico, dentro e fuori gli Istituti penitenziari, gli investigatori non hanno mai avuto dubbi, e una delle ultime operazioni della Polizia l'ha confermato.
Dopo 40 giorni di indagini come compratori di droghe, dei poliziotti del Dipartimento di Indagini sugli Stupefacenti (Dise), hanno arrestato quattro persone che dirigevano una centrale telefonica clandestina del
Primeiro Comando da Capital. Due degli arrestati avevano cercato di vendere 4 chili di cocaina ai poliziotti, da loro sono risaliti ad un appartamento dove era installata la centrale telefonica clandestina, e fogli con lo "statuto generale del Pcc". La proprietaria dell'appartamento e' la moglie di un detenuto a capo del Pcc. Tutti gli arrestati dell'operazione sono accusati di traffico di droga e associazione a delinquere.