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Sembra essere arrivata al capolinea la vicenda della riforma della legge sugli stupefacenti brasiliana. Il presidente Fernando Henrique Cardoso, dopo la ridda di voci che si erano inseguite su alcuni articoli che sarebbe stato bene vietare e non promulgare, effettivamente sembra che non controfirmera' due articoli della nuova legge.
Gli articoli in questione sono innanzi tutto il 42 dove si prevede che il consumatore di droga che si rifiuta di sottomettersi alle pene alternative, finira' in carcere. Infatti proprio sulla fine della prigione per i consumatori era stato incardinato il Programma Nazionale Antidroga lanciato dal Governo alla fine dell'anno appena conclusosi, e questo articolo la rimetteva in discussione.
L'altro articolo che Cardoso vietera' e' il 24 dove si prevede che i trafficanti debbano scontare almeno un terzo della pena in carcere. In questo caso il rischio sarebbe stato quello di vedere uscire tutti i narcotrafficanti dalle carceri brasiliane, il 50% della popolazione detenuta.
I 59 articoli della legge Murad, dal nome del deputato che l'ha presentata e che si e' battuto per la sua approvazione, hanno comunque ancora qualche giorno prima di entrare in vigore, visto che Cardoso ha tempo per rifletterci sopra fino al 17 gennaio.