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Brasile. Laboratori di cocaina in mano alle Farc
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Notizia 
12 novembre 2001 15:34
 
Operazione Cobra e' la sigla della Polizia Federale brasiliana con cui intende disarticolare il narcotraffico nelle zone di frontiera tra Colombia e Brasile. Un primo rapporto investigativo e' stato divulgato riservatamente il 29 settembre agli organi di sicurezza di Brasile, Colombia e Usa, compresa la Dea, l'agenzia federale antidroga americana.
Un articolo pubblicato ieri nel quotidiano "Folha" ne ha rivelato il contenuto: nella frontiera dell'Amazzonia al confine tra Brasile e Colombia, sono state identificate basi di produzione e laboratori di cocaina in mano alle Farc. Cosi' il rapporto della Polizia: "la regione e' sotto il dominio del Fronte 16 della guerriglia, comandata da Tomás Medina Caracas, detto Negro Acácio", lo stesso che aveva offerto protezione al narcotrafficante brasiliano Fernandinho Beira-Mar.
"Non abbiamo piu' dubbi sulla relazione tra le Farc e il narcotraffico. La guerriglia ha il comando sulla droga e questo e' una minaccia per la frontiera brasiliana" afferma il coordinatore dell'Operazione Cobra, Mauro Spósito. Secondo la relazione, in queste basi ci sono dei laboratori di raffinazione della cocaina, che producono mensilmente circa 45 tonnellate di cloridrato di cocaina. A Guaviare c'e' il complesso principale sotto il comando delle Farc, Barrancomina, che mensilmente produce una media di 30 tonnellate di cocaina. Le indagini sono state realizzate con l'ausilio di pattugliamenti fluviali, terrestri e aerei e contemporaneamente grazie al monitoraggio satellitare in collaborazione con l'Inpe, l'Istituto Nazionale delle Ricerche Spaziali.
A fronte di queste anticipazioni si registrano le prime polemiche di chi la ritiene solo propaganda Usa per accreditare la tesi che le Farc si finanziano con la droga. A tenere questa posizione e' per esempio Ricardo Bessa, professore di Scienze Politiche dell'Ufa (Universita' Federale dell'Amazzonia) specialista in movimenti rivoluzionari. Per Bessa le Farc sono solo un movimento che ha come unico obiettivo quello di instaurare una Repubblica socialista in Colombia, e questo "bombardamento di informazioni" sui suoi legami con il narcotraffico non puo' altro che pregiudicare il complesso processo di pace del Paese andino.
 
 
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