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Brasile. Estrema destra e narcotraffico dietro l'assassinio del Sindaco e consigliere di Lula?
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22 gennaio 2002 20:17
 
Un fatto di sangue ha colpito il Brasile questo fine settimana. Venerdi' e' stato sequestrato e il giorno seguente assassinato, Celso Daniel, Sindaco della citta' di Santo André, esponente del Partito dei Lavoratori e consigliere di Luiz Ignacio Lula da Silva, "Lula", candidato per questo partito alle prossime elezioni presidenziali.
Emergono i primi sospetti. I suoi mandanti potrebbero appartenere a una organizzazione criminale di estrema destra, legata a narcotrafficanti e contrabbandieri di armi. Ieri al funerale del Sindaco Daniel, Lula ha dichiarato: "non sappiamo chi lo ha ucciso. Non ho prove, pero' sono convinto che la sua morte e' stata pianificata. C'e' gente molto importante e di peso dietro questo omicidio".
Nel mondo politico, intellettuale e universitario le interpretazioni concordano. Il sociologo Gabriel Cohn, titolare del dipartimento di Scienze Politiche dell'Universita' di San Paolo, non ha dubbi. Siamo di fronte ad una operazione "sofisticata" con obbiettivi ben definiti. "E' un avvertimento terrorista che cerca di trasmettere un messaggio: gli assassini sono capaci di fare qualsiasi cosa e non c'e' potere che li possa trattenere". "E' un'aggressione allo Stato di Diritto e a tutte le istituzioni".
I deputati della Commissione parlamentare di indagini sul narcotraffico, che hanno prodotto un voluminoso rapporto alla fine del 2000, ieri hanno dichiarato: "il documento finale ha dimostrato l'estensione dei legami tra la polizia, la politica e le organizzazioni del narcotraffico". Secondo i legislatori, Santo André e' al centro di una grossa rete che collega i gruppi che si dedicano al furto delle auto, dei camion e al commercio della droga.
Secondo i parlamentari, il narcotraffico e' il "nuovo braccio" dell'estrema destra. Queste organizzazioni sono molto interessate "alla fine della democrazia e alla continuita' della corruzione". "Il delitto organizzato frena il potere politico ed e' legato all'apparato di sicurezza della maggior parte degli Stati brasiliani". E l'estrema destra alimenta questi gruppi. "E' ipocrita ignorare che il narcotraffico finanzia le campagne elettorali multimilionarie, e' dentro il Congresso, nei municipi e in tutti i livelli della vita pubblica".
Da questo punto di vista "le organizzazioni criminali sono una forza economica in Brasile, che hanno forti legami con tutte le istituzioni". Questo porta con se' il rischio di fare del Brasile una nuova Colombia. Joseé Dirceu, presidente del Partito dei Lavoratori, e' arrivato a dire che il Brasile e' "al margine di "una guerra civile". Il Governo nazionale, ha affermato il dirigente, "sa che la polizia e' parte del problema".
 
 
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