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Brasile. Crack: strategie di mercato
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Notizia 
17 febbraio 2002 19:53
 
"Cracolândia", quartiere nella zona centrale di San Paolo, si e' guadagnato questo nome quando negli anni '990 trafficanti boliviani e peruviani portarono il crack, che ben presto divenne la droga piu' usata, soprattutto dai bambini. Il crack, pasta di coca e bicarbonato di sodio, presenta diversi vantaggi per i trafficanti: non ha un odore cosi' forte come la cocaina, quindi si trasporta meglio e rende piu' difficile il suo sequestro, inoltre rende di piu', visto che la miscelazione delle due sostanze aumenta la quantita' del prodotto e rende piu' accessibile il prezzo. Se un grammo di cocaina costa 20 real (9,77 euro), una pietra di crack costa 1 real (0,49 euro).
Se a San Paolo la sua popolarita' e' arrivata a dare un nome ad un quartiere centrale, a Rio de Jainero il crack e' letteralmente "vietato", solo alcune zone fanno eccezione. Ci sono stati dei tentativi di introdurre questa sostanza nel mercato, ma sono falliti: nel 1994 almeno due trafficanti di crack furono uccisi da "colleghi" trafficanti di cocaina e marijuana. Il motivo e' suggestivo: i trafficanti carioca hanno intuito subito che il crack e' una droga devastante, gli stessi specialisti dell'Universita' di San Paolo sostengono che puo' uccidere in un anno un dipendente, o causare comunque danni irreversibili al cervello. I trafficanti di Rio hanno percio' deciso di "proibirla", i loro clienti non devono morire, ma stare in vita il piu' a lungo possibile per continuare a consumare.
 
 
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