testata ADUC
Brasile. Il 56% dei consumatori di crack muore assassinato
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
21 febbraio 2002 20:44
 
Secondo una ricerca dello psichiatria Marcelo Ribeiro de Araújo, il 56% dei consumatori di crack che muoiono, vengono assassinati, e solo nel 10% dei casi la causa del decesso e' da imputare all'overdose. Responsabile e' quindi il contesto sociale, piu' che la sostanza in se', e Araújo sottolinea che "lo spaccio e' il grande responsabile delle morti". I dati utilizzati dalla ricerca si basano su 131 persone (116 uomini) che tra il 1992 e il 1994 erano passati dalla Clinica di Disintossicazione da Alcool e da Droghe dell'Ospedale Geral de Taipas di San Paolo. Nel 1998 e nel 1999 il prof. Araújo aveva cercato di contattare nuovamente quei pazienti, 23 erano morti. E indagando sulle cause delle morti e' arrivata la sorpresa.
Dopo l'omicidio (56,5%), la seconda causa di mortalita' era stata l'Aids (26,1%). Araújo precisa che il crack non crea solo una dipendenza biologica: "il consumatore organizza uno stile di vita intorno a questa sostanza. Per questo motivo dobbiamo educare e creare opzioni sociali diverse per queste persone ... non serve la semplice repressione". La ricerca ha inoltre registrato che 16 dei pazienti erano stati arrestati.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS