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Brasile. L'altalena nord/sud delle infezioni da Hiv in chi si inietta droghe
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Notizia 
20 ottobre 2001 16:01
 
L'attuazione di un programma di riduzione del danno comincia a cambiare la realta' dei consumatori di droghe da iniezione. Secondo una ricerca condotta dalle Universita' e dalle Organizzazioni non governative in tre diverse localita', si osserva una sensibile riduzione del numero di nuove infezioni da Hiv tra i tossicodipendenti. Dal 1996 al 2000, il numero di nuove infezioni e' sceso dal 65% al 42% a Baxiada Santista nello stato di San Paolo, dal 49% al 7% a Salvador, dal 25% all'8% a Rio de Janeiro.
In queste stesse aree lo studio rivela un aumentata diffusione dell'utilizzo di profilattici.
Ma nel sud, invece, si registra un incremento. Infatti, mentre negli ultimi cinque anni l'incidenza di questa infezione e' calata del 2% nel Paese, il sud presenta un incremento del 13%.
Le ragioni dell'apparente contraddizione sono spiegate da Denis Gandolfi dell'Unita' di Prevenzione e Coordinamento del DST-AIDS, secondo cui degli ottocentomila consumatori di droghe da iniezione in Brasile, al momento solo 35 mila sono stati coinvolti nel progetto ministeriale di riduzione del danno varato nel 1998. Di particolare urgenza, sempre secondo Gandolfi, e' l'estensione dei programmi di riduzione del danno agli Stati del sud, come Santa Catarina, Rio Grande e Parana'.
 
 
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