Si e' conclusa ieri la visita in Italia del presidente boliviano, Jorge Quiroga. "Il narcotraffico e' il fratello siamese del terrorismo, per questo considero che la Bolivia sia il rovescio della medaglia dell'Afghanistan, grazie alla politica che stiamo portando avanti da quattro anni", ha detto Quiroga nel corso di un incontro con i giornalisti. "Siamo l'unico Paese al mondo che ha ridotto piu' del 90% della produzione illegale di coca, utile alla produzione della cocaina, e questo e' il miglior modo per evitare i germogli del terrorismo", ha precisato il presidente boliviano, che poi si e' lamentato delle tasse, dei sussidi, delle barriere commerciali e di tutti quei meccanismi che impediscono che i prodotti, frutto delle coltivazioni alternative a quelle illegali, entrino nei mercati dei Paesi ricchi.
Dopo essersi riunito con il presidente italiano, Carlo Azeglio Ciampi, e il sottosegretario agli Esteri, Mario Baccini, Quiroga non e' comunque tornato a mani vuote in Bolivia. I 68 milioni di dollari di debito, contratti tra il 1985 e il 1999, sono stati condonati dall'Italia. Per Quiroga questo "e' un forte segnale per tutta l'America Latina".
Il Governo boliviano ha inoltre l'obiettivo di eradicare 9 mila ettari di coca illegale nel tropico del Cochabamba entro il prossimo agosto, dopo averne eliminati 5.400 nei primi cinque mesi dell'anno in corso. Il ritmo che viene sostenuto "e' eccellente", si marcia a 45 ettari al giorno, ha fatto sapere il ministro della Difesa, Oscar Guillarte.