Altri 90 giorni di libero mercato. A Sacaba -14 chilometri da Cochabamba- riapre ufficialmente i battenti il mercato della coca, effetto immediato dell'accordo siglato sabato scorso tra cocaleros e autorita'. I prossimi giorni si prospettano, comunque, tutt'altro che tranquilli, secondo quanto annunciato dalla Federazione dei contadini di La Paz, decisa a rafforzare i blocchi stradali nell'altopiano. L'azione e' stata decisa durante una riunione di emergenza tenuta alla presenza di Felipe Quispe Huanca, segretario della Confederazione sindacale unica dei lavoratori agricoli boliviani (Cstubc). Quispe -El Mallku- ha precisato che le proteste continueranno fino a quando il Governo centrale non cedera' alle richieste del movimento; le principali riguardano l'approvazione di una nuova Legge sulla terra, l'istituzione di una universita' autonoma indigena e la consegna di 1.000 trattori, gia' promessi ai campesinos.
El Mallku ha inoltre confermato che la protesta e' mirata anche al boicottaggio dei partiti tradizionali in occasione delle prossime elezioni presidenziali. Nelle ultime settimane Quispe ha raccolto firme tra la comunita' indigena Ayamara per costituire formalmente un proprio schieramento.