La miccia e' accesa, l'
ultimatum dei cocaleros del Cochabamba e' scattato: 3.000 coltivatori di coca hanno circondato gli accampamenti militari con lo scopo di paralizzare il processo di eradicazione forzata di coca; cosi' informano le fonti ufficiali.
Gia' da martedi' 25 i primi atti di aggressione hanno portato a 8 feriti e 6 detenuti, il confronto e' impari: mentre i militari dispongono di armi i
cocaleros guerrigliano con sassi e bastoni. In una breve riunione a La Paz tra il leader dei coltivatori di coca -il deputato Evo Morales- e il ministro del governo Leopoldo Fernandez, si e' registrato un irrigidimento delle parti nella dichiarazione del ministro, disposto ad "usare tutti i mezzi possibili, legge permettendo, per fermare i rivoltosi".