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Bolivia. La base dei cocaleros sta per diventare incontrollabile?
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1 febbraio 2002 20:22
 

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Oggi il quotidiano di Santa Cruz de la Sierra, El Deber, pubblica un'intervista realizzata da Gustavo Ondarza ad uno dei pochi dirigenti dei cocaleros non ancora arrestato, Luis Cutipa.
Il dirigente dei cocaleros ammette di vivere praticamente in clandestinita' visto che la Polizia sta cercando di arrestarlo senza un ordine giudiziario, per tre volte si sono presentati uomini in borghese che, non avevano un mandato di cattura e senza farsi riconoscere. Anche le riunioni dei cocacaleros sono diventate clandestine, solo i partecipanti sanno dove si svolgono. Le richieste alla base dei blocchi stradali, in atto in questi giorni tra Santa Cruz e Cochabamba, arteria fondamentale per la Bolivia, sono confermate: "chiediamo l'annullamento del Decreto 26415 che proibisce l'essiccamento e la vendita della coca, la liberta' per i compagneros arrestati, un indennizzo per le vittime e un sostegno economico per le cure dei feriti, la riabilitazione al Parlamento del compagnero Evo Morales e infine l'autorizzazione perche' Radio Soberanía torni a trasmettere". E se questo non dovesse succedere, risponde Cutipa "radicalizzeremo i mezzi, ma potrebbe diventare incontrollabile perche' la base dei cocaleros sta scavalcando i quadri dirigenti".
Cutipa nega che Morales o gli altri abbiano contatti con le Farc o con gruppi guerriglieri, ma alla domanda se ci sono settori armati all'interno dei cocaleros, Cutipa risponde che "quello che abbiamo sono dei comitati di autodifesa per evitare l'eradicazione (la distruzione delle piantagioni di foglia di coca) che si armavano come potevano. Ora non lo sappiamo, perche' la base sta scavalcando la dirigenza".

 
 
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