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Il nuovo zar mondiale del caffe', Néstor Osorio, direttore dell'Organizzazione Internazionale del Caffe' (Oic), lancia un allarme: "il caffe' e' un affare di sicurezza nazionale". Nei Paesi industrializzati il caffe' e' un affare da 50 mila milioni di Usd, ma ai Paesi produttori resta solo il 10%, ovvero 5 milioni di Usd. Questo per Osorio non e' tollerabile, e percio' richiama i Paesi consumatori a lottare contro questa ingiustizia, e avverte: se la situazione non si corregge i Paesi poveri si troveranno a scegliere tra la coca e il caffe'.
"Esiste una seria minaccia che i coltivatori di caffe' possano passare a coltivare la droga. Questo problema si sta gia' realizzando nel Centroamerica, Colombia, Peru', Bolivia, Ecuador e quasi tutte le zone dove si coltiva il caffe': siamo di fronte ad un'ecatombe cafetera", denuncia Osorio.