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Afghanistan. Rapporto Undcp sulla ripresa delle coltivazioni
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Notizia 
28 febbraio 2002 20:08
 
A conferma delle notizie date da Herbert Okun -membro americano dell'Undcp- arrivano dati piu' articolati e ufficiali. Sono quelli presentati oggi a Vienna, sempre dall'Undcp, da Steinar Bjornsson -direttore provvisorio dell'agenzia Onu che, da quando Pino Arlacchi si e' dimesso lo scorso 31 Dicembre, ne fa le veci in attesa della "bramata" nuova nomina da parte del segretario generale dell'Onu -Kofi Annan.
Secondo le stime pubblicate nel rapporto, la coltivazione potrebbe tornare ai livelli degli anni '90, senza raggiungere pero' i record del 1999 (91.583 ettari) e del 2000 (82.515). Nel 2001 la produzione di oppio era pressocche' scomparsa (7.606 ettari coltivati), dopo che nel luglio del 2000 i Taliban, avevano proibito come "non islamica" la coltivazione di oppio nella parte dell'Afghanistan da loro controllata, che fino a quel momento era stata in testa alle classifiche mondiali.
Adesso la coltivazione dei papaveri da oppio e' in forte ripresa, tanto che potrebbe raggiungere tra i 45.000 e 65.000 ettari di superficie nel 2002.
La ricerca e' stata condotta dal primo al 10 febbraio di quest'anno, dopo la semina del papavero, in 208 villaggi dell'Afghanistan meridionale e orientale, nelle province di Helmand, Qandahar, Oruzgan, Nangarhar e Kunar. Nel 2000 da queste cinque province proveniva l'84% della produzione totale di oppio afghano.
"E' dovere dell'Onu sostenere ed assistere il Governo di transizione afghano nella sua lotta contro la coltivazione della droga".
 
 
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