testata ADUC
Usa. Vittoria effimera nella war on drugs
Scarica e stampa il PDF
Articolo di a cura di Katia Moscano
31 luglio 2003 10:58
 
Riportiamo uno stralcio dell'articolo di Ted Galen Carpenter* pubblicato sull'Orange County Register.

Rappresentanti degli Stati Uniti e della Colombia stanno festeggiando la presunta vittoria nella guerra alle droghe.
Per le recenti analisi delle Nazioni Unite, l'eradicazione e gli altri programmi attuati dagli Usa in Colombia, hanno ridotto del 38% gli ettari destinati alle coltivazioni di cocaina negli ultimi tre anni.
Forse. Sono molti i motivi per essere scettici: anche se le coltivazioni sono diminuite in Colombia, sono aumentate nel vicino Peru'. Inoltre, ci sono segnali che in Equador, Venezuela e Brasile la produzione vada aumentando, e queste erano zone fin'ora secondarie del commercio delle droghe.
Agli inizi degli anni `70, l'amministrazione del Presidente Nixon fece pressioni sul Governo turco affinche' eradicasse le coltivazioni di oppio. Gli effetti furono positivi, ma la Turchia fu soppiantata dal Messico come primo fornitore di eroina per gli Stati Uniti. Ugualmente, verso la meta' e la fine degli anni `70 il Paese nord-americano chiese al Messico che interrompesse il commercio della marijuana, ma anche questo fu presto soppiantato dalla Colombia. Agli inizi degli anni `80, quando la campagna contro la marijuana cesso', il Messico ridivento' il maggior fornitore di sostanze illegali per i vicini americani.
Forse la piu' valida ragione per essere scettici ai proclami di Washington sortisce dal prezzo della cocaina nelle strade del Paese. Se la guerra alla droga avesse funzionato il prezzo sarebbe maggiore. Ma niente di tutto cio' e' accaduto: il prezzo e' rimasto stabile e basso. In alcune citta' si puo' acquistare la cocaina per meno di 20 dollari al grammo, meno di quanto fosse venduta alcuni anni or sono. Cio' significa che l'offerta e' abbondante.
La guerra alla droga in Colombia ha prodotto due effetti secondari spiacevoli. Il primo e' che i provvedimenti contro le coltivazioni di cocaina hanno impoverito i contadini; il secondo e' che il guadagno per le coltivazioni illegali e' 10 volte maggiore di quelle legali, ed e' inutile aggiungere che i contadini non sono contenti di vedere il loro reddito dimezzato, e molti di loro stanno simpatizzando per i guerriglieri comunisti, avversari del Governo del presidente Alvaro Uribe.
La campagna contro la cocaina ha permesso la fioritura di altre droghe, per esempio del papavero. Mentre il governo colombiano ha acconsentito alle richieste americane per la eradicazione dell'oppio, sono contemporaneamente diminuite le disinfestazioni contro le coltivazioni di papaveri.
Ripeto: il basso prezzo nelle strade del prodotto sottolinea il fallimento dell'attuale politica. Al dettaglio il prezzo dell'eroina e' mediamente inferiore di quanto fosse nella meta' o alla fine degli anni `90.
Gli ultimi successi di Washington si dimostrano infondati come i precedenti. Gli esperti continuano a ignorare le basilari leggi economiche: domanda e offerta. La realta' dimostra che se c'e' la domanda, nel nostro come in altri Paesi, ci saranno venditori che si assumeranno i rischi, ben remunerati, del mercato illegale.

* Vice presidente per gli studi sulla difesa e sulla politica estera del Cato Institute, "think tank" di pensiero libertario con sede a Washington.
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS